Pastasciutta, eWWiva!.
Tra i molti piatti dell'infinito panorama grastronomico, la pasta cotta al dente e condita con un sugo saporito e non necessariamente complicato, è veramente qualcosa di strepitoso.
Difficile resistere ad un piatto di pasta.
A me piace anche senza condimento, mi piace proprio la pasta di semola di grano duro.
Ultimamente ho scoperto, grazie ad un intervista rilasciata dal Sig. Gualtiero Marchesi (ed il nome è già di per sè una garanzia), che, il Sig. Amato, (uno dei produttori leader della pasta in Italia), gli ha consigliato di portare al bollore l'acqua, di salarla un poco, di gettarvici la pasta, di riportare l'acqua al bollore e di spegnere il fornello, lasciando cuocere la pasta con il solo calore dell'acqua per i minuti consigliati sulla confezione.
Bene, quest'ultima rilascia meno amido rispetto a quanto non farebbe lasciandola cuocere con il fuoco acceso. Il risultato è una pasta più croccante e corposa. Vi assicuro che è vero. Naturalmente ho provato immediatamente, l'unica accortezza è quella di assaggiare la pasta un paio di volte in più per paura che invece scuocia.
La ricetta
Ingredienti per 4 persone
320 gr di pasta corta, mezzemaniche
300 gr di salsiccia non troppo grassa
1 spicchio d'aglio
1 scalogno
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 peperoncino
1 scatola di pelati + 1 metà
1 cucchiaio a testa di pecorino oppure di ricotta pecorina da grattuggiare
sale e pepe q.b.
In una padella antiaderente scaldate l'olio, il peperoncino e l'aglio, non appena rosola, togliete il peperoncino e versate la salsiccia sbriciolata e senza pelle.
Lasciate che si colori per bene, poi aggiungete lo scalogno tagliato sottilmente, fatelo insaporire. Dopo un paio di minuti aggiungete i pelati, salate e pepate e portate a cottura, lasciando restringere per bene l'acqua dei pomodori.
Non usate troppo olio, il grasso della salsiccia è già un buon condimento.
Nel frattempo fate bollire dell'acqua in una pentola a bordi molto alti. Al bollore versate la pasta e cuocetela come preferite, cioè o con il metodo del Sig. Amato o come fate abitualmente, l'unica accortezza è tenere la pasta al dente.
A cottura ultimata scolatela conservando un paio di cucchiai di acqua di governo.
Versatela nella padella del sugo e ripassatela a fuoco vivace, dovesse risultare troppo asciutta, aggiungete i due cucchiai di acqua di governo, pepate e disponetela nei piatti di portata.
Spolverate la pasta con pecorino o ricotta pecorina a piacere.
ENJOY!