Ho avuto dei problemi nel pubblicare questo articolo sottoforma di "pagina", quindi oggi 6- aprile - lo ripubbico nella colonna "articoli"- Spiacente.
Gita a: Milano, si, Milano.
Per anni ho ritenuto ingiustamente Milano una città grigia, industriale ed ancora industriale e grigia.
Ultimamente, l’ho rivalutata moltissimo, la trovo “turistica” nel senso più positivo di quest’aggettivo. Turistica soprattutto nei suoi angolini speciali, che nulla hanno a che fare con ciò che di lei si pensa normalmente.
E’ anche una città generosa, e tutte le volte che vado in visita, mi regala qualcosa di nuovo.
In autunno sono stata alle Colonne di San Lorenzo, di giorno, quando la movida milanese notturna è invisibile.
Vedere queste enormi colonne romane, antichissime, ancora intatte è una sensazione speciale.
La chiesa di fronte è molto bella, luminosa e poco distante a questa immensità si trova un’altra chiesetta ortodossa, con la grande cupola a “zuccotto”, (so benissimo che questo non è il termine architettonico, ma ahimè non posso fare a meno di associare una forma geometrica ad un cibo) ed altre due più piccole.
La chiesa all’interno è molto piccola e dipinta per lo più di colore rosso.
C’era in atto una funzione particolare: il battesimo di alcuni bambini. Al di là di ogni credo, è stato molto piacevole vedere come venissero accolti nella comunità tramite questo rito.
In quest’ultima occasione, Milano mi ha concesso l’opportunità d’incontrare persone speciali che hanno una libreria in Corso Garibaldi.
La bottega si chiama “Il mondo offeso” e già l’insegna è uno spettacolo.
Una litografia in bianco e nero rappresentante un uomo e le sue ombre, un uomo con tuba in testa, frak e bastone. Una via di mezzo fra un inglese ed un milanese dei primi del ‘900.
Si accede al negozio da un cancello che immette in un cortile lastricato in pietra.
Non appena si entra, si viene accolti da una simpatica giovane signora che sta dietro ad un bancone di legno scuro, mogano e tutt’intorno la circondano vecchie vetrate e libri, libri, e ancora libri.
Le pareti sono a mattoni a vista ed il soffitto dipinto di bianco conferisce luce all’ambiente.
Sulla sinistra, c’è un tavolo ed alcune sedie ed a destra alcuni sgabelli, dove ci si può accomodare per leggere qualche pagina.
E’ un posto fantastico, fuori dal tempo ed i proprietari gentili ed ospitali sono pronti a consigliare testi.
Noi naturalmente ne abbiamo acquistato uno, perché da me i libri sono un po’ come le fragole: come le seconde che si accomodano sempre nel mio frigorifero, i primi entrano sempre nella mia borsa…..
Che dire poi di questa piazzetta in Brera, non sembra di essere al mare?
E questi fiori fantastici? Sono sempre a Milano, incredibile.
I primi sono di Frida, anche questo un negozietto veramente piccino, ma di cui non posso fare a meno. I suoi fiori sono semplici, ranuncoli, roselline, lavanda, camomilla e chi più ne ha ne metta.
I secondi, le rose di mille colori sono quelle di “Au nom de la rose”, un profumo da svenire ed una gioia per gli occhi.
Last but not least, come direbbero gli inglesi, comunico che prossimamente sempre in Corso Garibaldi aprirà “Parma & Co” sottotitolo : Culatello e Anolino, Crudo e Strolghino, e poi come si fa a non dire che “Milan l’è un gran Milan”?!
A presto.