Sabato Santo 2011!
Come tutte le vigilie, sto preparando il pranzo di domani, giorno di Pasqua.
Lo pubblicherò in seguito.
Oggi voglio solo ricordare cosa sia stata per me la Pasqua da piccola in Umbria.
La festa incominciava con la colazione, che non era certo con caffelatte e brioche.
Al contrario, il menù prevedeva, torta pasqualina, capocollo, uova sode rigorosamente colorate e dipinte da noi bambini .
Poi si andava a messa.
Era una messa lunga e faticosa, perchè dopo aver mangiato una colazione simile e non essendo così abituati, si moriva di sete, ma di una sete pazzesca.
Dopo la messa, si ritornava a casa degli zii e preparavamo la tavola.
Non potevano mancare i rami d'ulivo, il pane e la torta benedetta il giorno prima dal prete ed una tovaglia bianca.
La cucina si riempiva di voci e di odori.
Ecco le tagliatelle di Maria al ragù, l'agnello scottadito, l'erba e poi i biscotti secchi con il vin santo.
Odori, colori e sapori che non si scordano, che rimangono dentro e che sono riconoscibili al primo ritorno.
Buona Pasqua.
Roberta